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Benedetto Ravasio

Benedetto Ravasio (Bonate 1915-1990) è l’artista che sintetizza il momento di passaggio tra la vecchia tradizione e il rinnovamento. Figlio di un panettiere decise insieme alla moglie Giuseppina Cazzaniga di intraprendere professionalmente l’arte alla fine degli anni ’40. Benedetto Ravasio suonava il mandolino, il violino e sapeva cantare. Benedetto fu scultore, pittore e drammaturgo di se stesso. Fu in altre parole il burattinaio completo così come in passato lo furono i mitici Francesco Campogalliani, Italo e Giordano Ferrari e i Preti.

La signora Pina non è stata mai da meno. Il ruolo della donna, nel teatro dei burattini è sempre stato fondamentale. Non si limitò alla sartoria e a dar voce ai personaggi femminili, ma divise con Benedetto tutte le scelte. Benedetto è stato anche pittore, scultore, drammaturgo, regista. Ha dato al Gioppino la capacità di parlare e di coinvolgere il pubblico giovanile portando i suoi spettacoli per oltre quarant’anni prima, in tutta la provincia e poi in tutta la Lombardia. Negli anni ’50 e ’60 con l’avvento dei primi media iniziò la crisi dei burattini; ma Ravasio trovò un modo nuovo di reinventare lo spettacolo: musica, drammaturgia e l’animazione dei burattini stessi, divennero più agili e godibili per il pubblico.

In memoria di Benedetto Ravasio è nata nel 1993 la Fondazione. Dopo la morte di Benedetto, avvenuta nel 1990, la famiglia ha raccolto e conservato tutta la sua collezione e i suoi attrezzi di lavoro – burattini, baracche, copioni, scenografie – perché nulla andasse perduto e, radunati intorno a sé studiosi, docenti universitari, giornalisti e critici esperti di questo settore, ha dato vita alla Fondazione. La Fondazione Benedetto Ravasio promuove la conoscenza, la diffusione e lo studio del teatro delle figure animate, sia nelle sue forme tradizionali che in quelle sperimentate dalla ricerca contemporanea. L’obiettivo viene perseguito attraverso l’organizzazione di rassegne, mostre, convegni, la cura di un archivio e di una videoteca, la produzione di video, il finanziamento di studi e ricerche.

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